The Penalty of leadership
Theodore McManus, nel 1915, pubblicò per la Cadillac l'annuncio "The Penalty of Leadership", ovvero "Il peso del primato; un esempio formidabile di pubblicità d'immagine, che ebbe un'accoglienza e un successo strepitosi, anche se esso apparve solo una volta. Dal 1915 la Cadillac continua a ricevere richieste di una copia del testo, e per decenni continua a inviare copie del manifesto originale. Eccolo in basso, tradotto anche in italiano.
"In ogni campo dell'impegno umano, chi è primo deve perennemente vivere sotto il bianco riflettore della notorietà. Che il primato appartenga a un uomo o a un prodotto, l'emulazione e l'invidia sono sempre al lavoro. In arte, in letteratura, in musica, nell'industria, il premio e il castigo sono sempre gli stessi. Il premio è il vasto riconoscimento; il castigo, la feroce negazione e detrazione. Quando il lavoro di un uomo diventa uno standard per tutto il mondo, egli diventa anche il bersaglio per gli attacchi dei gruppetti di invidiosi. Se il suo lavoro è solo mediocre, verrà lasciato da un canto - se ottiene un capolavoro, metterà in agitazione milioni di lingue. L'invidia non punta la propria lingua forcuta verso l'artista che produce un quadro qualsiasi. Che voi scriviate o dipingiate o suoniate o cantiate nessuno lotterà per sorpassarvi o calunniarvi, a meno che il vostro lavoro non sia segnato dal marchio del genio. Molto, molto tempo dopo che un grande lavoro o una grande opera sono stati compiuti, coloro che ne sono infastiditi o invidiosi continueranno a gridare che non è possibile fare una cosa così. [...] Chi è primo è aggredito perchè è primo e lo sforzo di eguagliarlo è solo una prova in più di questo primato. Gli inseguitori cercano di deprezzare e distruggere ciò che non riescono a eguagliare e superare - ma non fanno che confermare la superiorità di colui che si sforzano di soppiantare. In questo non c'è nulla di nuovo. E' vecchio quanto il mondo, antico quanto le passioni umane: invidia, paura, avidità, ambizione e desiderio di scavalcare. Tutto questo non porta a nulla. Se il leader fa veramente da battistrada, continua ad essere il leader. I maestri nel campo della poesia, nel campo della pittura, nel campo del lavoro, ognuno a turno viene assalito e ciascuno tiene alti i propri allori attraverso il tempo. Colui che è abile o grande si fa riconoscere, non importa quanto sia forte il clamore delle negazioni. Colui che merita di vivere, vive."
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